lunedì 26 novembre 2012

Il Parlamento boccia il taglio degli stipendi

La politica resta tale e quale, stessi costi, stessi parlamentari, stessi prvilegi. Mentre chiedono sacrifici agli italiani, gli onorevoli mantengono il loro stipendio intatto, e i costi della politica non cambiano. Perchè è stato dichiarato "inammissibile" l'emendamento al decreto sviluppo che proponeva di ridurre gli stipendi dei parlamentari, investendo questo notevole taglio nelle opere di sviluppo e crescita.
L'emendamento, per intenderci, citava così: "Al fine di reperire, attraverso la riduzione del costo della rappresentanza politica nazionale, maggiori risorse da destinare al sostegno delle politiche per la crescita e l'occupazione giovanile, il trattamento economico omnicomprensivo annualmente corrisposto ai membri della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica non può superare la media ponderata rispetto al Pil degli analoghi trattamenti economici percepiti annualmente dai membri dei Parlamenti nazionali dei sei principali Stati dell'Area Euro".

Italiani, SVEGLIAMOCI, ma FACCIAMOLO, cerchiamo di non fare i pecoroni. Il prossimo anno votiamo il Movimento Cinque Stelle, se non altro rappresentano, per ora, una politica più onesta e sana. O se non siamo d'accordo con quel tal partito (visto che questo post non vuole sponsorizzare nessuno), annulliamo letteralmente il voto, basta che non si votino i soliti partiti di sempre... Basta, siete disposti a sopportare ancora?????

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